Sulle Ali del Picchio
Ritratto di una pasticceria di successo
Di Salvatore Farina
Chiriotti Editori
Scultura della copertina di Antonio Capuano
Sulle Ali del Picchio è un libro che narra la storia di due famiglie Marcozzi e Picchio che diventano una sola grande storia, quella che conosciamo ormai da 40 anni.
Dal 1978 ad oggi la Pasticceria Picchio per chi come me è di Loreto è ormai diventato un punto di riferimento e anche un rito che come scriveva Antoine de Saint-Exupéry ne Il Piccolo Principe: “ Il rito è quello che fa un giorno diverso dagli altri, un’ora diversa dalle altre ore” e per me è così, andare in Via Rampolla alla Stazione di Loreto a fare colazione, a prendere un aperitivo o magari regalarmi un dolce “Peccato di Gola”, andare da Elisabetta Marcozzi Picchio per me è pura felicità.
Sono passati 30 anni da quando conobbi Elisabetta, il suo dolce sorriso non è mai cambiato, anzi, è solo aumentato, arriva prima il sorriso e poi LEI che per noi è la nostra “Regina Elisabetta”.
Un cuore grande, dolcezza infinita, tenacia da vendere, positività che ti travolge e severa con se stessa più che con chiunque altro.
Era ancora una bambina Elisabetta quando già sognava di diventare una pasticciera ma il destino per lei aveva in mente ben altro.
La sua giovinezza combaciava con l’emigrazione di gran parte degli italiani e se non fosse arrivato al momento giusto il tenace Piero, Elisabetta oggi si ritroverebbe dall’altra parte del mondo.
Piero è l’uomo che ha fatto innamorare Elisabetta, l’uomo che le ha fatto battere così forte il cuore tanto che ha stravolto nel giro di poche settimane i piani della dolce mamma Cherina che aveva già comprato il biglietto di sola andata per l’Australia dove Elisabetta sarebbe dovuta andare a raggiungere i parenti.
Ma si sa che al cuor non si comanda e visto che “L’essenziale è invisibile agli occhi”, il cuore di Elisabetta aveva intuito bene l’amore profondo che l’avrebbe legata a Piero.
Ma adesso basta, non vi posso mica spoilerare tutto il libro che dovete assolutamente leggere.
Questo libro “Sulle ali del Picchio” si legge in un colpo solo tante sono le emozioni che ci regala pagina dopo pagina.
Nel libro c’è la storia di una bambina, figlia, sorella, moglie, mamma, zia, nonna…ma soprattutto DONNA la donna che io ho avuto la fortuna di conoscere e che amo salutare con il mio più radioso sorriso ogni qualvolta entro nel suo accogliente locale pieno di prelibatezze sia dolci che salate ma soprattutto pieno di cordialità rivolta sempre a tutti.
Picchio, la pasticceria di successo, lo è diventata da subito, da quando l’amore di Elisabetta ha travolto tutta la sua famiglia. Dove ci giriamo troviamo una sorella, Angela, la prima a darle una mano già 40 anni fa, poi Marisa che si occupa della pizza con la ricetta che ha portato direttamente dalla loro terra l’Abruzzo e l’ha modificata secondo i gusti di tutti noi, poi Claudio Marcozzi, il fratellino di Elisabetta che ha cresciuto come un figlio e oggi Claudio è il Maestro pasticcere, colui che ci fa sciogliere come solo lui sa fare e poi Barbara, la figlia maggiore che ha rivolto le sue preziose doti artistiche all’Officina Creativa.
Roberto invece, il piccolo di casa, il musicista e grande lavoratore, con tutto l’entusiasmo che ha si è piazzato in cucina dove ha pensato bene di realizzare tutta la parte food del Picchio.
Non dimentichiamoci di Piero Picchio, il marito di Elisabetta, che come ci ricorda: Senza di lui tutto questo non sarebbe stato possibile.
Questa è la storia di un amore che non ha bisogno di occhi per andare avanti ma solo di tanto amore, quell’amore che può scaturire solo da un cuore grande.
Grazie Elisabetta,
solo l’averti conosciuta mi ha resa una persona migliore.
Daniela Rinaldi