Il Tiglio Montemonaco è quel posto che non ti aspetti.
Noi marchigiani siamo abituati a ricordare il terremoto che ha ferito la nostra terra e fatto scappare decine e decine di imprenditori perché impossibilitati a continuare a lavorare , invece la storia del Tiglio ma in particolar modo di Enrico Mazzaroni è completamente diversa.
Enrico, lo chef dal cuore grande ha tremato, vagato, pianto…ma non si è lasciato sconfiggere ne dalla natura ne, tantomeno dalla burocrazia.
Enrico Mazzaroni prima si è rimesso in gioco al mare dove ha ridato vita al suo Tiglio e poi si è rimboccato le maniche per far tornare il “sole” a casa, dove ancora vivono i suoi amati genitori e con le sue sole forze ha ridato animo alle solide radici de “Il Tiglio” che a guardarlo oggi da, veramente la sensazione di un posto altamente sicuro, avvolgente come il ventre di una mamma che ti culla prima di farti vivere la vita che ti aspetta.
Materiali di primordine, caldo legno e solida roccia, sono i protagonisti di questa rinascita che merita di essere ammirata da tutti.
All’interno troviamo pochi posti Quanto Basta per sentirsi a casa, coccolati tutto il tempo con attenzioni e prelibatezze.
Oggi la Brigata è guidata da Andrea Cingolani giovane promessa nella ristorazione, al suo fianco Alessandro Anelli e Loris Careddu. In sala ad accoglierci Nicola Coccia sorriso discreto e garbato affiancato dalla sommelier Silvia Marilungo.
Enrico Mazzaroni ha puntato sui giovani per far rinascere Il Tiglio, come dargli torto!
Come arrivare ad Isola San Biagio di Montemonaco? Facile, Autostrada A14 uscita Pedaso, io ho percorso la Valdaso costeggiata da tanto verde, vigneti e frutteti a perdita d’occhio un modo diverso per insegnare ai nostri bambini il territorio che li circonda.
Poi sempre avanti fino alla frazione di Isola S. Biagio a Montemonaco. Appena arrivati vediamo subito il Ristorante che ci aspetta incastonato nel verde e con il solo rumore del gallo che canta.
Locale immerso nella natura, suggestivo e romantico, familiare e raffinato.
Il mio consiglio è prenotare la cena e la camera così poi la favola è completa.
Cosa mangiare al Tiglio Montemonaco?
Il menù non è mai lo stesso visto che segue la stagione così come la raccolta delle erbe spontanee con la quale lo chef Andrea Cingolani ci prepara deliziose pietanze e tanto per citarne una i miei favoriti grissini con Elicriso, quella bella pianta spontanea con il fiore giallo/arancio…so di essere imparziale ma ragazzi :”SONO BUONISSIMI”.
Io ci sono stata sul finire della primavera e nelle foto a seguire vedrete tutto quello che ho mangiato. E’ stato un vero viaggio per tutti i sensi
–La vista: Non ho mai smesso di guardare, ammirare, scrutare ogni piatto
-Il tatto: Mangiare con le mani…cosa c’è di più bello!
-L’olfatto: Fondamentale la percezione degli odori che il locale ci offre
-Il gusto: Ogni piatto ha il suo sapore, il suo gusto ben definito
-L’udito: Il silenzio che ci circonda ci connette con noi stessi ed è perfetto per ascoltare il rumore che facciamo ad ogni boccone che gustiamo…